• Call Us +1 123-456-7890

Blog Archives

L’assemblea dei soci approva il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018 ed il piano industriale 2019-2025

L’assemblea dei soci approva il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018 ed il piano industriale 2019-2025

Si è riunita il 29 aprile 2019 l’assemblea dei soci di Montagna 2000 Spa, che ha approvato all’unanimità dei presenti il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 ed il piano industriale 2019-2025, data che coincide con la scadenza formale della concessione del Servizio Idrico Integrato.

Il 2018 si è concluso con risultati economici positivi e presenta un utile dopo le imposte di 66.966,00 euro, nonostante il prudenziale accantonamento integrale della somma di 631.578,00 euro relativa alla sentenza numero 88/2019 del 16 gennaio 2019 emessa dal Tribunale di Parma in favore del Comune di Berceto alla quale la società si è opposta nel metodo e nel merito.

Tra i principali investimenti realizzati nel 2018, decisamente strategico è quello relativo all’interconnessione tra il pozzo di Varano de Melegari ed il serbatoio principale del Comune di Pellegrino Parmense, particolarmente colpito dalla crisi idrica del 2017.

Tra le altre opere di rilievo realizzate si segnalano la centrale idroelettrica dedicata a Pier Luigi Ferrari sul tratto acquedottistico Nola-Frasso e la centrale a biomasse legnose di Valmozzola, realizzazioni eseguite in ottica di sviluppo delle energie rinnovabili di cui il territorio è ricco. Montagna 2000 Spa reputa necessario investire nella riduzione del consumo elettrico attraverso investimenti per l’efficientamento energetico dei propri sistemi e garantendo la maggiore copertura possibile dei consumi con energia rinnovabile autoprodotta anche per restituire, grazie all’inserimento nel piano degli investimenti, parte del beneficio all’utenza.

È proprio l’attenzione all’ambiente e al territorio in cui opera, in relazione all’impegno del contenimento dei costi per una razionalizzazione e ottimizzazione dei processi aziendali che hanno guidato la società negli ultimi quattro anni di gestione verso il risanamento ed il rilancio.

Questo risanamento ha permesso a Montagna 2000 di essere parte attiva nella crescita del territorio, sia dal punto di vista della creazione di nuove opportunità di lavoro per gli abitanti che da quello sociale, grazie alla fornitura alla comunità di sistemi di sicurezza come i defibrillatori semiautomatici (DAE) disponibili anche a bordo dei propri automezzi, senza dimenticare il sostegno a progetti formativi ed educativi nelle scuole.

Sono stati effettuati investimenti in salute e sicurezza dei lavoratori grazie allo stanziamento di fondi dedicati oltre gli obblighi di legge che hanno permesso di migliorare le condizioni di lavoro del personale dipendente.

La società ha ottenuto nel corso del mese di novembre 2018 la certificazione UNI EN ISO 9001:2015 con DNV-GL uno degli Enti di certificazione più accreditati a livello europeo e sta implementando un sistema integrato QSAE (qualità sicurezza, ambiente ed energia).

Ogni azienda deve avere chiara la propria missione e declinarla secondo piani strategici periodici; quella che Montagna 2000 Spa vuole proporre per il piano 2019-2025 è gestire le risorse naturali del territorio al minor costo ambientale, energetico e sociale possibile.

Lo scenario operativo 2019 – 2025 è quello che porterà la società al termine della concessione per il servizio idrico integrato prevista per il 30 giugno 2025; l’ambizione del piano industriale approvato dai soci è quello di presentare la società, alla scadenza della concessione, come una piccola ma efficiente multi-utility in grado di svolgere numerosi servizi per i Comuni soci e per gli abitanti del territorio.

Questa aspirazione è legata anche al consolidamento ed allo sviluppo di opportunità di lavoro in collina e montagna che possano evitare lo spopolamento delle aree in cui opera la società. Per quanto concerne le attività concessionate, stante la normativa attuale, è difficile pensare ad un allungamento della concessione nelle condizioni attuali ma possono esserci una serie di attività sinergiche alla stessa che consentano di presentare a scadenza una struttura efficiente che possa garantire continuità operativa.

I settori di sviluppo potenziale per cui la società candida le proprie competenze sono i servizi di custodia e gestione dei cimiteri, riqualificazione e gestione dell’illuminazione pubblica, facility management e gestione di edifici o di impianti pubblici. Un altro settore di sviluppo potrebbe essere legato alla realizzazione di un impianto per la cremazione degli animali d’affezione creando, nelle pertinenze della nuova sede o in altra porzione del territorio, un giardino di sepoltura che possa accogliere le ceneri dell’animale. Il servizio potrebbe diventare anche presidio sanitario importante per il trattamento delle carcasse anche di animali selvatici che vengono abbattuti o macellati sul territorio.

Lo sfruttamento energetico dei fanghi di depurazione, unitamente a quello delle biomasse legnose, è uno dei settori di attività più importanti in cui la società sta lavorando. La ricerca sulla proliferazione algale nei fanghi di depurazione avviata da diversi mesi in collaborazione con Emiliambiente, approda, con l’installazione di un bioreattore nel depuratore di Borgo Val di Taro, alla fase di validazione definitiva della tecnologia per comprenderne le potenzialità su scala industriale. Il progetto definitivo, se confermati i valori, prevede la realizzazione di una bioraffineria in grado di sviluppare la tecnologia e trarne olio combustibile per la generazione di energia.

Nel Piano vi è un cospicuo rafforzamento dei fondi ed accantonamenti per i rischi aziendali; e si segnala con orgoglio che la società ha chiesto ed ottenuto di NON applicare l’aumento già deliberato da ARERA pari al 5,5 % riducendo lo stesso all’1,2 % che è il minimo possibile per la legislazione e regolazione vigente; non di meno il piano industriale, per il periodo 2020-2023, è stato predisposto senza aumenti tariffari ma lavorando su efficienza della gestione.

A distanza di tre anni e mezzo da una situazione molto complessa un risultato decisamente importante di cui ringraziare tutto il personale, i soci ed i fornitori che hanno avuto la pazienza di accompagnarci in questo percorso.

Visita del Presidente della Regione Emilia Romagna a Pellegrino Parmense per l’inaugurazione di importanti opere acquedottistiche

Visita del Presidente della Regione Emilia Romagna a Pellegrino Parmense per l’inaugurazione di importanti opere acquedottistiche

Stefano Bonaccini ha inaugurato le opere di potenziamento idrico di Pellegrino Parmense realizzate da Montagna 2000 con l’intervento del Servizio Di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna.
Sabato 16 febbraio sono state inaugurate a Pellegrino Parmense le opere di potenziamento idrico e le opere di sottoservizio, viabilità e decoro urbano di Via Roma alla presenza del Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, dell’Amministratore Unico di Montagna 2000 Spa, Emilio Guidetti e delle Autorità locali.
La grave crisi idrica del 2017 che ha interessato il territorio montano della Provincia di Parma e Piacenza, aveva colpito gravemente il territorio di Pellegrino Parmense costringendo il gestore a sopperire alla mancanza di risorsa idrica con il trasporto di autobotti il cui costo è stato di circa 600.000 euro. Da maggio a novembre 2017 la società ha calcolato circa 1.300 viaggi di autobotti per rifornire gli acquedotti comunali di Pellegrino Parmense che non venivano più alimentati dalle sorgenti che a causa della mancanza di piogge avevano diminuito la capacità di acqua tra il 75-85% rispetto alla media del periodo e, in diversi casi, avevano raggiunto il completo disseccamento.

“Tale situazione di emergenza idrica è un fatto storico per il Comune di Pellegrino che nei decenni ha avuto molti picchi di criticità assoluta come quello verificatosi nel 2017 – ha dichiarato Emilio Guidetti, amministratore unico di Montagna 2000 Spa -. Su interessamento del Comune di Pellegrino Parmense Montagna 2000 ha avviato e realizzato lavori in regime di somma urgenza per l’interconnessione dell’acquedotto di Pellegrino Parmense con l’acquedotto di Varano de’ Melegari, attraverso il collegamento con il serbatoio di Monte Riviano. Il potenziamento del sistema acquedottistico è entrato in funzione a maggio 2018 ed è costato circa 260.000 euro su fondi messi a disposizione della Protezione Civile della Regione Emilia Romagna nell’ambito della rimodulazione del piano”.
Il completamento dell’interconnessione tra l’acquedotto di Varano Melegari e quello di Pellegrino Parmense assicura a quest’ultimo una maggior disponibilità di risorsa idrica, rispetto alle fonti precedentemente utilizzabili, quantificabile in circa 340 metri cubi al giorno. L’attivazione della nuova interconnessione tra gli acquedotti garantisce un utilizzo integrato e compensativo dei sistemi acquedottistici, aumentando le capacità di accumulo della risorsa; in tal modo può essere garantita la continuità del flusso idrico alle utenze delle zone servite anche durante gli interventi di manutenzione. Grazie a questi lavori, verranno scongiurati, o quantomeno limitati al minimo, i razionamenti idrici che da decenni erano divenuti una regola fissa sulla rete idrica del Capoluogo di Pellegrino e di Mariano durante il periodo estivo; un eccellente risultato che permetterà quindi una gestione più economica ed efficiente delle potenziali crisi idriche future.

Durante la visita del Presidente Bonaccini sono state inaugurate anche le opere di manutenzione straordinaria per la realizzazione dei nuovi sottoservizi delle reti dell’acquedotto e della fognatura di via Roma nel centro di Pellegrino Parmense.
In seguito Emilio Guidetti ha presentato alla cittadinanza e al Presidente della Regione, una breve relazione sugli investimenti fatti e sulle prospettive di sviluppo della società di proprietà dei comuni del territorio. “Per il secondo anno consecutivo – ha commentato l’amministratore unico della società in-house – abbiamo rispettato gli impegni con le agenzie di regolazione e con utenti conseguendo in pieno l’importo del piano degli investimenti 2018 e recuperando parte degli investimenti non fatti nel 2016 a causa della grave crisi economica e finanziaria in cui versava la società in quel periodo”.

Inaugurazione centrale idroelettrica Nola – Frasso

Inaugurazione centrale idroelettrica Nola – Frasso

Sabato 20 Ottobre siete tutti invitati all’inaugurazione della centrale idroelettrica Nola – Frasso a Borgo Val di Taro. L’appuntamento è alle ore 10,00 in Piazza Verdi a Borgo Val di Taro (davanti al cinema Farnese). Nell’occasione verranno presentati i nuovi automezzi di Montagna 2000 dotati di defibrillatore portatile (DAE), i lavori eseguiti nel tratto fognario di Largo Roma e la nuova APP per gestire le comunicazioni con l’azienda.