Di servizio idrico integrato si parla per la prima volta in Italia nella cosiddetta Legge Galli in cui viene descritto all’articolo 4 come “costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione dell’acqua ad usi civili e di fognature e depurazione delle acque reflue da gestire all’interno di ambiti territoriali ottimali”.
Nel 2006, il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 recante Norme in materia ambientale abroga la legge Galli e ridefinisce il servizio pubblico integrato come “costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue e deve essere gestito secondo principi di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie”.
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